Università, le facoltà più frequentate in Italia

Rispetto al passato il mondo delle università si è sempre più sviluppato offrendo diverse opportunità a tantissimi studenti. Se prima le facoltà a disposizione erano quelle che hanno gettato le basi per la società contemporanea oggi il mondo della formazione guarda al futuro, alle nuove opportunità professionali che si vanno creando e alle figure professionali delle nuove generazioni. Si sono dunque moltiplicati i luoghi di insegnamento con nuovi Istituti tradizionali ma anche con l’istituzione di università telematiche come Unicusano, riconosciute dal Ministero dell’Istruzione e della Ricerca, che offrono una lista di corsi di laurea che puoi seguire online, nuove facoltà e indirizzi formativi aggiornati. L’università dunque non è un luogo d’élite e deve essere un luogo di accesso per chiunque, così come lo prevede anche la Costituzione. Ed ecco perché aumentano sempre più le immatricolazioni nelle università italiane. Ma quali sono le facoltà più in voga oggi? Quali sono quelle che vedono più iscritti e che al momento offrono più possibilità di inserimento nel mondo del lavoro?

Le facoltà più gettonate

In Italia nell’anno accademico 2022-2023 sono state 329.817 le immatricolazioni registrate dall’indagine del Ministero dell’Università e della Ricerca, più di 7.000 in più rispetto all’anno precedente. Andando nello specifico le facoltà che vedono più iscritti rispetto alle altre sono quelle dell’area cosiddetta STEM, ovvero Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica, mentre restano costanti i nuovi studenti iscritti nell’area economica, giuridica e sociale e quelli dell’area sanitaria e agro-veterinaria. E guardando ancor più da vicino i numeri del MIUR si nota come singolarmente l’area disciplinare “Economica, Giuridico, Sociale” registri un aumento di quasi mille immatricolazioni in più rispetto all’anno precedente, passando da 49.041 a 49.915 nuovi studenti. Al secondo posto è da sottolineare, invece, l’area delle lauree di Ingegneria industriale e dell’informazione con 40.976 immatricolazioni, anch’esse in crescita rispetto al 2021 quando erano 40.500. Naturalmente crescono anche le professioni medico-farmaceutiche che risentono, ovviamente, dell’ordinamento a numero chiuso con 35.853 nuovi iscritti, 1000 in più rispetto al dato precedente. Aumentano, invece, di quasi 600 unità le immatricolazioni alle materie Politico, Sociale e Comunicazione, con 27.763 nuovi iscritti. Interessante il dato di genere con 146.170 nuovi studenti maschi a fronte di  183.647 studentesse di prima iscrizione.

Altro dato che rende ancora più chiara la situazione delle facoltà e degli Atenei italiani è quella relativa ai nuovi iscritti alle facoltà in base alla regionalità. Ovvero quali Atenei in Italia hanno ricevuto nuove iscrizioni con la differenza se si trovano al Nord, al Centro o al Sud Italia. L’aumento delle iscrizioni, infatti, non è uguale in tutta la penisola e le differenze tra Settentrione e Meridione sono più che notevoli. Secondo i dati elaborati dal MIUR, infatti, le Università che si trovano nelle regioni del centro Italia hanno avuto, nell’anno accademico 2022-2023, il maggiore incremento con un aumento del 9,3% di immatricolazioni in più. A seguire ci sono quelle presenti nel Nord Ovest, con un +1,6%. Invece a soffrire di un decremento di nuovi iscritti sono gli Atenei presenti sia nel Nord Est dell’Italia sia nel Sud e nelle Isole, con dei dati che vanno dal -0,2% e il -2%.