Nel mondo del fumetto, pochi personaggi riescono a fondere umorismo e surrealismo come Groucho Marx, la spalla comica di Dylan Dog, l’investigatore dell’incubo creato da Tiziano Sclavi nel 1986.
Il legame tra Groucho e Dylan Dog è tanto affascinante quanto inusuale, poiché Groucho non è solo un omaggio all’iconico comico americano, ma diventa una figura centrale nell’universo narrativo del fumetto italiano.
Il ruolo di Groucho in Dylan Dog
Groucho, il personaggio che accompagna Dylan Dog nelle sue bizzarre e spesso macabre avventure, è un chiaro riferimento a Groucho Marx, membro dei celebri fratelli Marx, famosi per la loro irriverente comicità nel cinema e nel teatro.
Nel fumetto, Groucho mantiene molti tratti distintivi dell’originale: battute fulminanti, un aspetto fisico immediatamente riconoscibile e una presenza costante come spalla del protagonista.
È un ex imitatore di Groucho Marx, che ha finito per assumere permanentemente l’identità del personaggio che interpretava.
Vive e lavora con Dylan Dog, partecipando attivamente alle indagini paranormali, spesso con interventi comici che alleggeriscono l’atmosfera cupa e orrorifica delle storie.
L’icona comica di Groucho Marx nel fumetto
Il passaggio da celebrità hollywoodiana a personaggio di un fumetto horror rappresenta una delle trasformazioni più intriganti della figura di Groucho Marx.
Nel contesto delle avventure di Dylan Dog, Groucho diventa molto più che una semplice caricatura: è l’incarnazione della capacità del fumetto di fondere generi diversi.
Mentre Dylan combatte contro creature sovrannaturali, fantasmi e mostri, Groucho introduce elementi di comicità surreale, con battute a volte senza senso, ma sempre pronte a smorzare la tensione.
Il fumetto, attraverso la lente di Groucho, rende omaggio alla tradizione della commedia americana classica, ma lo fa in un contesto narrativo che esplora temi profondi come la morte, l’alienazione e la paura dell’ignoto.
Groucho funge da contrappunto ironico alla serietà di Dylan, offrendo al lettore un respiro tra momenti di orrore e suspense.
Groucho Marx: dal cinema al fumetto
Per chi non è familiare con la carriera di Groucho Marx, vale la pena ricordare che è stato una delle figure comiche più influenti del XX secolo.
Insieme agli altri fratelli Marx, Groucho ha recitato in alcuni dei film comici più acclamati, come Duck Soup e A Night at the Opera.
Il suo marchio di fabbrica includeva un umorismo affilato e surreale, pieno di giochi di parole e paradossi logici, che ritroviamo anche nel personaggio del fumetto.
La rappresentazione grafica di Groucho in Dylan Dog è una versione quasi identica dell’attore: baffi folti, sigaro in mano e sguardo malizioso, con il dettaglio che nella versione americana del fumetto, per ragioni di copyright, Groucho è stato ridisegnato senza i suoi celebri baffi e rinominato Felix.
L’influenza di Groucho Marx sul successo di Dylan Dog
Il successo di Dylan Dog non si deve solo alla qualità delle storie horror e delle atmosfere gotiche, ma anche alla dinamica tra Dylan e Groucho.
Mentre Dylan rappresenta l’eroe tormentato, introspettivo e sempre in bilico tra razionalità e soprannaturale, Groucho è il caos incarnato, una costante fonte di distrazione e allegria.
Questa dualità ha contribuito a rendere la serie un fenomeno culturale in Italia e nel mondo, tanto che Dylan Dog è diventato uno dei fumetti più venduti in Italia, secondo solo a Tex.
Il ruolo di Groucho va oltre la semplice comicità: le sue battute, spesso fuori luogo, portano una riflessione sulla natura stessa della realtà e sull’assurdità della vita, elementi che riecheggiano le tematiche filosofiche e horror esplorate nel fumetto.