Il Decreto Milleproroghe ha prorogato la data limite per l’acquisizione dei crediti ECM.
Al triennio ECM 2020-2022 si è infatti aggiunto un anno di proroga (il 2023) permettendo di recuperare i crediti formativi mancanti fino al 31 dicembre del 2023. Il triennio formativo 2023-2025 è però comunque partito regolarmente il primo gennaio di quest’anno e richiede pertanto il consueto assolvimento del debito formativo.
Questa decisione offre un respiro a coloro che non sono ancora riusciti a raggiungere il numero necessario di crediti e ora hanno più tempo per farlo. Gli ECM (Educazione Continua in Medicina) sono fondamentali nella carriera di ogni medico, infermiere, farmacista e tecnico sanitario – praticamente tutti i professionisti operanti nel campo della salute devono accumulare un certo numero di questi importantissimi “punti formativi”. Non si tratta solo di una formalità burocratica: gli ECM assicurano che ciascuno abbia accesso alle informazioni più aggiornate sulle pratiche mediche migliori e innovative.
Cosa sono i crediti ECM
I crediti ECM, acronimo di Educazione Continua in Medicina, rappresentano le unità di misura utilizzate per quantificare l’apprendimento e la formazione continua dei professionisti sanitari.
L’ECM è un obbligo normativo per tutte le professioni sanitarie, incluso il medico, e rappresenta un requisito fondamentale per garantire la qualità delle cure e il costante aggiornamento professionale.
I crediti ECM sono assegnati agli operatori sanitari in base alla partecipazione a eventi formativi riconosciuti, come corsi, convegni, congressi o pubblicazioni scientifiche. Questi eventi devono essere accreditati da organismi appositi e devono rispondere a specifiche linee guida stabilite dalla Commissione Nazionale per la Formazione Continua in Medicina.
Ogni evento formativo ha un certo valore creditizio, che varia in base alla durata e alla qualità della formazione offerta.
Gli operatori sanitari sono tenuti a acquisire un numero minimo di crediti ECM ogni anno o triennio. I crediti ECM rappresentano quindi una sorta di attestato che certifica l’impegno dell’operatore sanitario nel mantenere elevati standard professionali e nel restare aggiornato sulle ultime scoperte scientifiche e terapeutiche.
Nuovi termini di proroga per l’acquisizione dei crediti ECM
Il Ministero della Salute ha prorogato i termini di acquisizione dei crediti ECM, estendendo al 31 dicembre 2023 la possibilità di ottenere i crediti formativi obbligatori relativi al triennio precedente. Questa decisione è stata presa in considerazione dell’emergenza sanitaria, che ha impedito a molti professionisti di partecipare a corsi di formazione e conseguire i crediti necessari. La proroga offre quindi un’opportunità ai professionisti di completare la loro formazione e mantenere aggiornate le proprie competenze. Saranno considerati validi anche i crediti acquisiti tramite la partecipazione a convegni, webinar e altri eventi formativi online.
Impatto della proroga sui professionisti sanitari
La proroga dei termini per l’acquisizione dei crediti ECM ha un impatto significativo sui professionisti sanitari. Questa misura offre un sollievo a coloro che, a causa delle difficoltà e delle restrizioni imposte dalla pandemia di COVID-19, hanno avuto difficoltà nel completare i loro progetti di formazione continua. La proroga permette loro di avere più tempo per ottenere i crediti necessari per il mantenimento della loro abilitazione professionale. Questo è particolarmente importante per i professionisti sanitari, poiché la formazione continua è essenziale per garantire la qualità e la sicurezza delle cure fornite ai pazienti. Inoltre, la proroga rappresenta un riconoscimento dell’impegno e dell’importanza del lavoro svolto dai professionisti sanitari durante questa crisi sanitaria senza precedenti.
Come ottenere i crediti ECM
La proroga dei termini per l’acquisizione dei crediti ECM rappresenta un’opportunità per tutti gli operatori sanitari che avevano ancora dei corsi da completare.
Per maturare crediti è necessario seguire attività e/o eventi formativi accreditati ECM, scegliendo tra diverse tipologie formative: formazione residenziale (RES); formazione a distanza (FAD); formazione sul campo (FSC).
Sono previste le seguenti opzioni
- formazione residenziale tramite corsi in presenza;
- partecipazione a convegni, congressi, simposi e conferenze;
- formazione residenziale interattiva in videoconferenza;
- training individualizzato: tirocini, addestramenti, attività in supervisione;
- gruppi di miglioramento: gruppi di studio o lavoro; comitati; commissioni; comunità di apprendimento; audit clinici e assistenziali; percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali integrati e multiprofessionali;
- attività di ricerca: studi osservazionali, studi epidemiologici, ricerche cliniche, sperimentazioni;
- formazione a distanza mediante strumenti cartacei, informatici o di e-learning o in modalità sincrona;
- autoapprendimento con o senza tutoraggio;
- docenza, tutoring e simili.
La formazione a distanza (FAD) rappresenta una grande opportunità permettendo di ridurre i costi ed il tempo dedicato alla formazione.
Purtroppo la maggior parte dei corsi FAD prevedono il pagamento di una iscrizione, risultando spesso onerosi. E’ però possibile reperire in rete vari corsi FAD ad accesso gratuito.
Il sito Psypedia, ad esempio, propone una sezione realizzata per agevolare i professionisti sanitari nella ricerca e pubblicizza i vari corsi FAD con crediti ECM gratuiti reperibili in rete.
Conseguenze del mancato raggiungimento dei crediti entro il nuovo termine.
Il mancato completamento dell’acquisizione dei crediti ECM entro il termine prorogato potrebbe comportare conseguenze significative per i professionisti sanitari. In primo luogo, potrebbero perdere l’opportunità di ottenere punti ECM necessari per mantenere la propria abilitazione professionale. Ciò potrebbe avere un impatto negativo sulla loro carriera e sulla possibilità di ottenere incarichi o promozioni. Inoltre, potrebbero essere soggetti a sanzioni amministrative e disciplinari da parte delle autorità competenti. Queste sanzioni potrebbero includere multe, sospensione temporanea o revoca dell’abilitazione professionale.